La casa della città leopolda

La Leopolda è un centro culturale ricavato in ambienti di pregio storico e architettonico che promuove numerose iniziative e progetti, contribuendo al rafforzamento del tessuto sociale e alla crescita democratica della città.

Ogni giorno la struttura è frequentata da cittadini di ogni età, che partecipano alle attività organizzate direttamente, dalle associazioni, dai gruppi informali, dalle istituzioni pubbliche e dagli altri soggetti.

Creatività

La Leopolda è un contesto creativo aperto. Nuove proposte possono essere costantemente presentate.

Apertura

La struttura accoglie attività differenziate, dagli eventi di rilevanza nazionale all’intenso programma di convegni, spettacoli, laboratori, riunioni e attività ludiche che animano quotidianamente la struttura.

Progettualità

La Leopolda promuove eventi e progetti costruendo un ampio sistema di collaborazioni e sinergie.

CENNI STORICI

La Leopolda è stata una delle prime stazioni ferroviarie costruite in Italia. Realizzata nel 1844 dal Granduca Leopoldo II di Toscana, dal 1929 ha ospitato il mercato ortofrutticolo.

In seguito al trasferimento del mercato, un ampio gruppo di associazioni elaborò il progetto per la trasformazione della struttura in centro socio-culturale. Nel 1996 il Comune di Pisa adottò il progetto e avviò i lavori di restauro utilizzando un finanziamento europeo accordato dalla Regione Toscana.

Come naturale approdo del percorso svolto, le associazioni hanno assunto la gestione della struttura, convergendo nel medesimo soggetto collettivo: l’Associazione Casa della Città Leopolda.
Gli spazi sono aperti dal 2002.

La Stazione Leopolda è stata una delle prime stazioni ferroviarie europee.

Il Granduca Leopoldo II di Toscana intuì precocemente l’importanza della ferrovia per lo sviluppo del territorio. Per tale ragione chiese ai propri tecnici la progettazione di un percorso ferroviario che, a differenza della ferrovia Napoli - Portici, non servisse soltanto a manifestare il segno del proprio potere, ma svolgesse una reale funzione economico-commerciale.

Per rispondere ai requisiti indicati la prima tratta ferroviaria toscana avrebbe dovuto collegare la capitale al porto di Livorno, il più importante scalo del Granducato. Furono allora proposti ben quattro diversi tracciati, di cui uno solo passava per Pisa: l’idea prevalente era quella di una strada ferrata ad uso esclusivo del trasporto merci. Fu Robert Stephenson che, interpellato dal sovrano, nella sua relazione del 1839 suggerì il percorso Livorno - Pisa - Pontedera - Firenze, in quanto avrebbe consentito un uso promiscuo della ferrovia, per le merci e la popolazione.

La costruzione della ferrovia avvenne in quattro lotti. Il primo tratto fu quello tra Livorno e Pisa, iniziato nel giugno del 1841 sotto la guida di William Hoppner (ingegnere delegato dallo Stephenson). La sua realizzazione proseguì piuttosto lentamente. Per coprire i 12 km pianeggianti del percorso furono infatti necessari 3 anni: l’inaugurazione della tratta si svolse il 13 marzo 1844. Il secondo tronco tra Pisa e Pontedera (19,4 km) si concluse il 19 ottobre 1845. Il terzo tratto, Pontedera - Empoli (26,8 km), fu inaugurato il 20 giugno 1847. Il quarto, che congiunse Empoli con Firenze, fu ultimato il 12 giugno 1848, nel pieno della Prima Guerra d’Indipendenza.

La progettazione della Stazione Leopolda di Pisa venne affidata all’architetto fiorentino Giuseppe Martelli (1791 - 1876), il cui progetto originale fu realizzato solo parzialmente, anche se le caratteristiche architettoniche e strutturali vennero sostanzialmente rispettate.

Il piazzale della stazione occupava un’area di circa 6.300 mq. Al suo interno furono costruite due strutture lunghe 66 m e larghe 9.40 m, accoppiate longitudinalmente a due falde ognuna, con tetto in cotto toscano e gronde e finiture in rame. Il tetto fu realizzato con una serie di doppie capriate in legno poggianti su tre setti murari identici tra loro e paralleli, resi permeabili da un sistema continuo di archi ribassati. La stazione era completamente coperta e probabilmente divisa in settori passeggeri e merci. Accanto ai capannoni si trovava un edificio, oggi demolito, destinato ad andito di accesso, ai servizi per i viaggiatori e agli spazi per il personale.

A seguito dell’approvazione, il 23 marzo 1871, del piano urbanistico Micheli e la conseguente realizzazione della nuova stazione centrale, la stazione della Leopolda fu soppressa, pur continuando a funzionare fino al 1929 come scalo merci. Da allora al 1993 l’area è stata utilizzata come mercato ortofrutticolo cittadino.

Nel 1994, in seguito al trasferimento del mercato, numerose associazioni cittadine proposero di trasformare la Leopolda in un centro socio-culturale. Nel 1996 il Comune di Pisa avviò i lavori di recupero della struttura utilizzando un finanziamento europeo accordato dalla Regione Toscana.

Come naturale approdo del percorso svolto, le associazioni hanno assunto la gestione della struttura, convergendo nel medesimo soggetto collettivo: l’Associazione Casa della Città Leopolda.

Gli spazi sono aperti dal 2002.

Tutta la storia

Come aderire

L’adesione alla Casa della Città Leopolda è libera per ogni tipo di associazione di promozione sociale o volontariato senza scopo di lucro, costituita da almeno due anni, avente sede legale oppure operativa nella provincia di Pisa, che condivida i principi di democrazia, antirazzismo e rispetto delle pari opportunità contenuti all’interno della Costituzione Italiana.

Modulo per la richiesta di adesione
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FAQ

  • LA LEOPOLDA È UN ENTE PUBBLICO?

    No, la gestione della Leopolda è stata affidata dal Comune di Pisa (ente proprietario) alla Casa della Città Leopolda, un’associazione di secondo livello composta da numerose associazioni di promozione sociale e volontariato, costantemente aperta a nuove adesioni.

  • PERCHÈ LA LEOPOLDA È GESTITA DA UN’ASSOCIAZIONE DI ASSOCIAZIONI?

    La scelta di affidare la gestione alle associazioni costituisce il naturale approdo del percorso avviato nel 1993, quando un ampio gruppo di associazioni cittadine propose la conversione del vecchio mercato ortofrutticolo in un centro culturale e sociale. Tutto il lavoro svolto finora è frutto di una costante collaborazione tra il Comune di Pisa e le associazioni.

  • LE ASSOCIAZIONI HANNO LA PROPRIA SEDE PRESSO LA LEOPOLDA?

    No, non sono previsti spazi ad uso esclusivo. Tutti gli ambienti hanno una funzione pubblica. Le associazioni aderenti possono utilizzare gli spazi per le proprie attività.

  • CHI SOSTIENE LE SPESE DI GESTIONE?

    I costi di gestione come le utenze, le manutenzioni e i servizi organizzativi sono interamente sostenuti dalla Casa della Città Leopolda attraverso la progettazione di attività culturali e sociali, l’organizzazione di eventi e le quote di utilizzo degli spazi per iniziative promosse da soggetti esterni. La quota di adesione annuale delle associazioni ammonta a 100 Euro.

  • LA LEOPOLDA RICEVE FINANZIAMENTI PUBBLICI?

    La Leopolda non beneficia di finanziamenti continuativi e sicuri, ma costruisce progetti per accedere a specifici contributi pubblici. Tutti i progetti che ricevono finanziamenti sono sottoposti alle attività di monitoraggio e valutazione.

  • COME FUNZIONA L’ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA?

    Le decisioni più importanti sono adottate dall’assemblea delle associazioni. I compiti principali dell’assemblea sono individuare gli obiettivi di sviluppo, approvare i bilanci ed eleggere l’Ufficio di Presidenza, a cui sono affidate le funzioni di coordinamento, programmazione e progettazione. L’Ufficio di Presidenza ha inoltre il compito di adottare le iniziative necessarie per garantire il pareggio di bilancio.

  • GLI OPERATORI CHE LAVORANO IN LEOPOLDA SONO DIPENDENTI DEL COMUNE DI PISA?

    No, gli operatori che lavorano per la Leopolda appartengono all’Associazione Casa della Città Leopolda oppure ai soggetti partner incaricati della conduzione operativa di servizi specifici.

Organizzazione

  • Ufficio di Presidenza

    Martino Alderigi

    Barbara Cappelletti

    Valerio Capuzzi

    Federica Martiny

    Beniamino Masi

    Paolo Pasqualetti

    Dario Tuccinardi

  • Coordinamento attività

    Martino Alderigi

  • Servizi Organizzativi

    Ingrid Janeth Pérez M.

    Rudy Rocca

  • Segreteria organizzativa

    Stella Baldi

Associazioni

  • Accademia dei Disuniti

  • Acli Pisa

  • Alma Pisarum APS

  • altaMente differente APS

  • Anffas Onlus Pisa

  • Arci Comitato di Pisa

  • Associazione Autismo Pisa Onlus

  • Associazione Camarilla Italia

  • Associazione Casa della Donna

  • Associazione Cristiana La Torre

  • Associazione Culturale Calabrese Esperia

  • Associazione Culturale Il Gabbiano

  • Associazione Culturale Imera

  • Associazione Culturale Inperformat

  • Associazione Culturale Teatro del Ghigno

  • Associazione Diocesana di Azione Cattolica

  • Associazione Ditangointango

  • Associazione Gianni Ballerio

  • Associazione Insegnanti Solidarietà Educativa

  • Associazione Italiana Persone Down Onlus

  • Associazione L’Alba

  • Associazione L’angolo dell’avventura

  • Associazione La Rosa Bianca

  • Associazione La Tartaruga

  • Associazione Lucani a Pisa

  • Associazione NeuroCare Onlus

  • Associazione OxyzO - Orizzonti ludici

  • Associazione Parsifal APS

  • Associazione Riabilitazione e Apprendimento

  • Associazione Salus Onlus

  • Associazione ToscanaGo

  • Associazione Valori e Tradizione

  • Auser Volontariato Territoriale Pisa

  • Centro Culturale San Ranieri

  • Centro Danza Tersicore A.S.D.

  • Centro Ricerche di Psicoanalisi di Gruppo

  • Centro Studi L.S. Vygotskij

  • Circolo Arci La Staffetta

  • Circolo Culturale San Francesco

  • Circolo Legambiente di Pisa

  • Circolo Pisano della Società di Danza

  • Circolo Scacchistico La Torre ASD

  • Club Alpino Italiano

  • Club L’Arte del Bonsai

  • Coordinamento Etico dei Caregivers

  • Csi Pisa

  • Federazione Italiana Scuole Materne Pisa

  • Gruppo di Ricerca Arti Contemporanee Teatrali

  • Gruppo Micologico Pisano

  • Istituto Freudiano

  • Movimento Federalista Europeo

  • Rock & Swing Easy A.S.D.

  • Società Filarmonica Pisana

  • Società San Vincenzo de’ Paoli

  • UISP Pisa

  • Uni.De.A.

  • UNICEF Comitato Provinciale di Pisa